“Registriamo con favore la lieve ripresa nel settore dello spettacolo, messa in ginocchio dalla pandemia. Nello stesso tempo, siamo consapevoli che occorre fare di più”. Così il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il quale nei giorni scorsi, durante la sua partecipazione alla trasmissione Porta a Porta, ha ribadito un cambio di passo per la ripresa di un settore tra i più colpiti dal Covid. “Ho firmato un decreto, il primo dal giorno del mio insediamento – continua il Ministro – per riportare le persone al cinema a vedere film italiani, stanziando la somma di 10 milioni di euro”. Per usufruire della agevolazioni , “gli spettatori in possesso di Spid – spiega Sangiuliano – generano un coupon, di durata limitata, sotto forma di QR Code, da presentare ai botteghini per beneficiare dello sconto”.

Il ministro precisa inoltre che “le sale cinematografiche sono già dotate delle tecnologie necessarie per gestire un meccanismo così strutturato. Per ciascun tagliando staccato nell’arco temporale di tre mesi, a un prezzo non superiore a un determinato importo, che oscilla tra i 6 e i 7 euro, lo Stato riconosce un contributo all’esercente pari a 3 euro. In base a questo meccanismo, il prezzo finale del biglietto richiesto allo spettatore sarà non superiore a 4 euro”.

Queste dunque le prime misure del ministero e del governo Meloni, per ridare slancio agli operatori e ai lavoratori delle sale cinematografiche e conseguentemente anche a tutto il settore del cinema. Settore che, per quanto riguarda la spesa degli italiani, rappresentata dalle cifre fornite dalla SIAE con una cifra di 177 milioni di euro, interessa ben il 20,4% del totale speso dagli italiani per lo spettacolo.

Dai dati comunque incoraggianti della SIAE, che si riferiscono al triennio 2019-2021, a perdere un numero considerevole di spettatori, è stato soprattutto il cinema con un -12%, seguito dal teatro con -9%, la stessa percentuale di perdita accusata dai locali che offrono il ballo con gli intrattenimenti musicali.Il settore dei concerti ha visto invece un incremento del 75%. Segnali di ripresa ma ancora lontani – dicono i tecnici della Società degli editori e autori con Mogol in testa – dai dati del periodo pre-pandemia .
In una lunga classifica con teatro, lirica, mostre, fiere e spettacoli viaggianti, che tocca da vicino tanti operatori dello spettacolo, non solamente artisti ma soprattutto quelli dell’indotto, all’ultimo posto vede le discoteche le quali, penalizzate dalle chiusure drastiche imposte dal governo, registra un -56 %.

Ora con l’ingresso nel governo e in particolare nel Ministero guidato da Sangiuliano, del Maestro e Direttore d’orchestra Beatrice Venezi come consulente per la musica, continua la composizione dei ministeri con la partecipazione di professionisti competenti, che possano dare una svolta a tanti campi strategici per la ripresa della nostra economia. La cultura e la musica, sicuramente fanno parte a pieno titolo di uno di questi settori.

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