Semaforo verde al  Decreto energia  e ad un pacchetto di interventi varati dall’ultimo Consiglio dei Ministri per una cifra complessiva di spesa di circa 1,3 miliardi di euro. Interventi contro il caro bollette, sostegno a causa dei rincari della benzina, stanziamenti per  borse di studio a favore degli studenti.

Le misure contenute dal decreto, rafforzano la linea del Governo che prevede aiuti per chi maggiormente soffre di aumenti e caro vita., soprattutto sul piano energetico. L’inserimento di 80 euro nella carta “Dedicata a te” per l’acquisto di carburante e il rifinanziamento del bonus per il trasporto pubblico locale, vanno proprio in quella direzione. Salvi 50mila piccoli esercizi commerciali, i quali  avranno la possibilità di pagare le somme dovute allo Stato attraverso la procedura del “ravvedimento operoso” senza l’applicazione dalla sanzione accessoria che prevedeva la  sospensione della licenza.

Entrando nel dettaglio, per quel riguarda il sostegno alle famiglie, il Consiglio dei Ministri ha approvato una proposta  del Presidente Meloni, e del ministro dell’Economia Giorgetti, che prevede una proroga fino a dicembre 2023 del contributo straordinario per il pagamento delle bollette per famiglie con Isee fino a 15mila euro o fino a 30mila euro se con 4 figli, o con componenti in condizione di salute gravi, con uno sconto quindi maggiorato sulla base dei figli a carico.

Ulteriore riduzione poi al 5% sulla distribuzione del gas, per ammortizzare il costo del riscaldamento per le utenze domestiche, oltre al già citato  bonus benzina,  per chi già usufruisce della card “Dedicata a te” per gli acquisti di generi alimentari di prima necessità.

12 milioni di euro sono stati destinati al bonus da utilizzare per il trasporto pubblico locale o trasporto ferroviario, 7,5 milioni di euro invece  dedicati  a borse di studio per l’accesso all’Università. Entro il 15 dicembre 2023, i titolari di  attività commerciali che tra gennaio 2022 e il 30 giugno2023 hanno commesso violazioni su  certificazioni, avranno la possibilità di regolarizzare la propria posizione fiscale attraverso il ”ravvedimento operoso”.

Questi i provvedimenti in attesa della nota di aggiornamento del Def (Documento di Economia e Finanza), che meglio definirà le aree di intervento e i relativi costi.
Contrariamente quindi a quanto sbandierato dalle opposizioni, il Governo Meloni tira dritto nell’opera di sostegno a famiglie e imprese. Con un occhio  sempre attento al bilancio pubblico, ma con l’obbiettivo di dare aiuti concreti e strutturali nel tempo, a chi sta subendo la crisi relativa all’inflazione e a scelte compiute dai governi precedenti, ad esempio su superbonus, che hanno messo a rischio i conti dello Stato.

0Shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *