Famiglia, lavoro e impresa. Questi i tre pilastri della legge di Bilancio 2024, per un totale di circa 28 miliardi, approvata in via definitiva dal Governo in tempo record, come ricordato dal capogruppo FDI Foti durante il suo intervento finale. E soprattutto, senza il voto di fiducia come successo negli anni precedenti con i governi dai mille colori.

Vediamo nel dettaglio le principali aree di intervento:
Cuneo fiscale: Confermato il taglio di 7 punti percentuali, per chi percepisce una retribuzione lorda fino a 20 mila euro e du 6 punti fino a chi di euro ne guadagna fino a 35 mila.  Una misura che vedrà arrivare fino a 100 euro in più mensilmente nella busta paga dei lavoratori dipendenti con redditi medio bassi. Per questo importante provvedimento è stata destinata la parte  più consistente della manovra, circa 10,7 miliardi di euro.

Pensioni: conferma della quota per l’uscita anticipata di 103 ( con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi versati) con alcune limitazioni previste.

Sanità: aumentato di  3 miliardi di euro per il 2024 Il Fondo sanitario nazionale, con la possibilità di utilizzare i fondi  per ridurre le liste d’attesa. Il totale per la spesa sanitaria va a superare i 136 miliardi, in assoluto l’importo più elevato di sempre.

Pubblici dipendenti : tre miliardi nel 2024 e 5 nel 2025 per il rinnovo dei contratti di lavoro per una platea di quasi 3 milioni di dipendenti pubblici, più  otto miliardi a disposizione per generare aumenti medi delle retribuzioni, circa sei per cento in più.

Imprese: Confermata come previsto,  la formula “Più assumi e meno paghi” : super deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato, con incentivi per le imprese che avranno diritto a the contribuzioni ed esenzioni per assunzioni a tempo indeterminato con sconti che vanno dal 20% fino al 30% in caso di donne neoassunte  o per chi ha percepito finora il reddito di cittadinanza. In arrivo lo sconto del 50% sulle tasse per chi torna a produrre in Italia.

Per le pensioni ci saranno alcuni paletti,  come ad esempio il calcolo dell’assegno interamente col metodo contributivo, con un allargamento delle cosiddette «finestre»: 7 mesi per i lavoratori del settore privato e 9 mesi per la pubblica amministrazione. Incentivi per le imprese che avranno diritto a decontribuzioni ed esenzioni per assunzioni a tempo indeterminato con sconti che vanno dal 20% fino al 30% in caso di donne neoassunte  o per chi ha percepito finora il reddito di cittadinanza.

Novità per la prima casa:  La nuova legge di bilancio stabilisce una dotazione di 282 milioni di euro per il Fondo di garanzia. Nel 2024, risorse per supportare l’acquisto della casa di abitazione da parte di famiglie numerose, che sono inclusi tra le categorie aventi priorità per l’accesso al credito. In particolare:

a) nuclei familiari che includono tre figli di età inferiore a 21 anni e che hanno un valore dell’Isee non superiore a 40mila euro annui

b) nuclei familiari che includono quattro figli di età inferiore a 21 anni e che hanno un valore dell’Isee non superiore a 45mila euro annui

c) nuclei familiari che includono cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e che hanno un valore dell’Isee non superiore a 50mila euro annui.

Bonus asili nido: Con riferimento ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e per i nuclei familiari con un valore Isee fino a 40.000 euro, nei quali sia già presente almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni, l’incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati sale a 2.100,00 euro annue.

Per le lavoratrici madri con periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 , quindi in un periodo limitato e a titolo sperimentale,  con tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato è riconosciuto un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3mila euro riparametrato su base mensile.

Confermata l’Ape sociale ma sale il requisito (63 anni e 5 mesi). Anche Opzione donna subisce una nuova stretta: l’età minima sale da 60 a 61 anni, con uno sconto di un anno per figlio fino a un massimo di due.

La Card ‘Dedicata a te’:  rifinanziata con un aumento di risorse pari a 100 milioni di euro e con la legge di Bilancio diventa strutturale. Per il 2024 si prevede quindi uno stanziamento complessivo di di 600 milioni di euro, per chi ha un Isee pari o inferiore a 15 mila euro. L’importo caricato sulla card sarà di circa 460 euro a famiglia: oltre ai 382,50 euro già previsti per l’acquisto di generi di prima necessità, infatti, si aggiungeranno 77,20 euro previsti dal bonus benzina.

Violenza sulle donne:  fronte comune delle opposizioni consente di destinare 40 milioni a misure contro la violenza sulle donne. Sale infine dal 5% al 10% l’Iva sui pannolini, che viene ripristinata perché considerata non utile per l’abbattimento dei costi come ribadito dal Presidente Meloni, così come per il latte in polvere e gli assorbenti femminili.

Sistema sanitario nazionale: nonostante la mistificazione della opposizioni, salgono gli  incentivi (240 milioni di per il 2025 e 340 dal 2026),  con interventi per il personale della Croce Rossa ed un incremento delle risorse per i contratti 2022-2024. Arriva anche un incremento del buono per le rette agli asili nido e per il supporto domiciliare ai bambini fino a 3 anni e affetti da gravi patologie croniche. Si istituisce il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga (con 5 milioni per tre anni) e nasce il Fondo per aiutare gli over 65 con Isee basso a sostenere le spese veterinarie .

Prorogata fino a febbraio anche l’Iva al 10% sui pellet.

Contratti sicurezza: per i comparti salute e sicurezza delle forze armate e delle forze dell’ordine stanziati 3 miliardi di euro per avviare i rinnovi dei contratti oltre ai 3 miliardi in più previsti per il fondo sanitario.

Confermata come previsto,  la formula “Più assumi e meno paghi” : super deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato,

Scaglioni fiscali: dal 1 gennaio la attesa riforma fiscale con la conferma della  riduzione a 3 gli scaglioni di Irpef, mentre BankItalia considera un beneficio che si aggira mediamente sui 600 euro a famiglia.

Opere: Nella Manovra è compreso un investimento di 11,6 miliardi tra il 2024 ed il 2032 per la costruzione finale del “Ponte sullo stretto di Messina” con distribuzione saliente nel passare degli anni. In aggiunta interventi per il mezzogiorno e le isole, su trasporti e infrastrutture.

Con il varo della legge di Bilancio 2024, la maggioranza di governo si dimostra compatta e coesa, indicando una strada certa e sicura, che va nella direzione giusta. Quella che guarda certamente alla tenuta dei conti pubblici, messi a dura prova da scelte scellerate dei governi precedenti, ma con un occhio attento alle imprese che producono occupazione e alle famiglie, soprattutto a quelle in difficoltà.

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