Alla fine elezione fu. Con un risultato straordinario, a conferma delle previsioni pubblicate dalle diverse agenzie di sondaggi, Fratelli d’Italia fa il pieno in tutti i collegi, contribuendo in maniera significativa all’affermazione del centrodestra in tutta Italia. Coerenza, programma ma anche merito e ascolto di tutte le categorie, come sottolineato dal deputato rieletto Salvatore Deidda, sono stati il motore propulsivo del partito di Giorgia Meloni, durante una campagna elettorale non solo tra le più brevi della storia repubblicana, ma dura e a tratti violenta soprattutto nei toni.
l Movimento 5 stelle tiene botta soprattutto al sud, con una rimonta nell’ultima settimana, che ha consentito al partito di Conte di superare abbondantemente la doppia cifra diventando il terzo partito in Italia. In casa PD Enrico Letta, nelle ore successive ai risultati elettorali, ha già dichiarato di non avere intenzione a ripresentare la propria candidatura al prossimo congresso, aprendo di fatto una sorta di OPA per la leadership del partito.
Per quanto riguarda la situazione in Sardegna, il trend nazionale viene confermato con i ben sette biglietti staccati per Roma, da parte dei candidati del partito di Giorgia Meloni, che, nel conteggio totale in Sardegna, conquista tutti e sei seggi uninominali.
Il Coordinatore regionale Antonella Zedda, l’ex presidente del Senato Marcello Pera e l’oculista Giovanni Satta siederanno a Palazzo Madama. L’assessore regionale all’Ambiente Gianni Lampis, il capogruppo in consiglio regionale Francesco Mura, il Coordinatore provinciale di Sassari Barbara Polo, il deputato uscente Salvatore Deidda, occuperanno invece gli scranni della Camera dei Deputati, rafforzando così la pattuglia sarda di Fratelli d’Italia che si troverà già sulla scrivania, le tante vertenze ancora irrisolte sulla nostra isola. A supportarli, sempre per il centrodestra, il leghista Dario Giagoni e i forzisti Pietro Pittalis e Ugo Cappellacci.
In casa centrosinistra andranno a Montecitorio Silvio Lai (PD) e Francesca Ghirra (Alleanza Sinistra-Verdi), mentre al senato, obbiettivo raggiunto dal dem Marco Meloni.
Tra i pentastellati Sabrina Licheri, eletta al senato entrerà in virtù della rinuncia da parte del senatore uscente Ettore Licheri eletto in Toscana. A Montecitorio, Emiliano Fenu e Susanna Cherchi, che passa a seguito dell’elezione di Alessandra Todde nella circoscrizione Lombardia 2.
Analizzando i dati generali sempre in Sardegna, il Centrodestra ha ottenuto il 40,52% dei voti, il Centrosinistra il 26,96%, i Cinquestelle il 21,80% dei consensi, il Terzo polo di Calenda e Renzi si fermano al 4,61%. Italexit di Paragone non va oltre il 2,43%, Unione Popolare al 1,57%, Italia Sovrana e Popolare 1,54% e Vita al 0,56%.
Entrando un po’ più nel dettaglio per quanto riguarda i singoli partiti, FdI conquista il 22.58%, il M5s il 21,94% mentre il Pd si attesta sul 19,77%.Forza Italia arriva al 9,35%, mentre la Lega si ferma al 6,95% .
La crescita del centrodestra in Sardegna e del partito di Giorgia Meloni è evidenziata dal confronto con i dati del 2018 dove il centrodestra aveva ottenuto il 37,00 con Fratelli d’Italia che passa dal 4,35% al23,59% e che vede ad esempio Sassari che passadal 3,49% del 2018 al 20,67% attuale.
Dopo il responso delle urne, ora la parola passa alla fase più delicata, con la composizione degli assetti di governo, senza dimenticare tutti i passaggi previsti dalla Costituzione, iniziando dalle importanti consultazioni, al termine delle quali il Capo dello Stato Mattarella, dovrà attribuire l’incarico al nuovo Presidente del Consiglio che, come ormai pare certo, sarà per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, una donna nella figura di Giorgia Meloni.