Dopo l’ennesimo episodio di violenza  (per la prima volta sono comparse le pistole davanti ad una scuola elementare), la cittadinanza, scendendo  per le vie del centro storico per una fiaccolata, ha deciso di  dire basta a tutto questo e chiedendo di potersi riappropriare delle sue vie più intime e caratteristiche.

Ma, ad essere onesti fino in fondo,  occorre fare un’analisi molto più approfondita, con un generale mea culpa da parte di chi ha gestito l’immigrazione incontrollata per tutti questi anni e, duole dirlo ma la situazione lo richiede, anche da alcuni di coloro che in questi anni, hanno concesso in locazione alcune abitazioni in maniera incontrollata.

Perchè, si badi bene, non servono e non basteranno solo i tanto richiesti  e certamente utili provvedimenti da parte dello Stato, volti ad ottenere repressione e azioni che vadano a disincentivare attività illecite e criminali. Militarizzare non è la soluzione.

PROGRAMMAZIONE : va attuata in  sinergia con TUTTI gli attori in campo. Cittadini, commercianti, terzo settore, operatori culturali, imprenditori. Non solo della città di Sassari,  è la novità, ma di tutto il territorio.

Perchè se si vuol pensare di risollevare economicamente, culturalmente, socialmente e in sicurezza il centro storico, utilizzando le sole forze interne e circoscritte ad un quartiere, sarà come mettere un cerotto ad una ferita più profonda, che riprenderà a sanguinare appena quel rimedio temporaneo, smetterà la sua funzione tampone.

A mio avviso, bisognerebbe semplicemente fare ciò che si è attuato in tanti centri storici italiani, con in più, l’importante “carico” della nostra specificità come territorio nell’offerta in termini culturali, storici, artistici ed enogastronomici.

Come? Alcuni esempi:

  1. Capillare censimento di tutti gli immobili presenti nelle vie all’interno delle mura, per verificare il rispetto di tutte le norme non solo igienico – sanitarie, con la contestuale verifica della regolarità degli inquilini presenti al loro interno.
  2. Creazione di un Coordinamento attività turistico – culturali che coinvolga tutti gli assessorati alla Cultura e Turismo dei comuni della nascente Città Metropolitana, per programmare attività da realizzare a Sassari, partendo dal centro storico e coinvolgendo periferie e borgate per visite guidate ai principali siti archeologici e di interesse storico e turistico, e/o ai centri di lavorazione dei prodotti artigianali e/o enogastronomici.
  3. Creare rete con  le borgate, utilizzandone spazi e potenzialità  per grandi eventi ( concerti, sagre ecc), così da creare sviluppo e lavoro in tutto il vasto territorio cittadino.
  4. Utilizzare i cosiddetti “mesi spalla” dei due più importanti eventi in città , per allungare la stagione turistica con offerte per gli ospiti italiani e stranieri.
  5. Riportare alcuni servizi per la città, come uffici postali, banca, uffici comunali, così da prevedere un progressivo ripopolamento del centro storico.
  6. Creazione di strutture ricettive per studenti e lavoratori trasfertisti.

Se di proposte si vuol parlare per tentare di risolvere la situazione beh, credo sia necessario ripartire da questi punti che hanno lo scopo certamente di riportare  sicurezza al centro storico, ma anche e soprattutto dare una speranza di sviluppo, lavoro e crescita per una città con tanti cerotti, ma perennemente sanguinante. Solo riaccendendo le luci di attività e case, si potrà ambire a quella vivibilità da tanto tempo ricercata e mai raggiunta.

 

 

 

0Shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *