Il 25 aprile non sarà ufficialmente riconosciuta soltanto come la festa della libertà.
Sarà la giornata dedicata alla riesumazione temporanea ( per fortuna) di tutti quei personaggi ormai entrati nel dimenticatoio e che avranno per poche ore , la possibilità di riavere un ospitata tv ( il famoso quarto d’ora che non si nega a nessuno) e poter esprimere opinioni su ciò che solitamente discutono ai giardinetti. Ex politici, ex sindacalisti, ex professori universitari, ex segretari di partito. Appunto ex.
Tutto il mainstream schierato con la formazione (di punta?).

Formigli ( che frigna per la mancata presenza di Fratelli d’Italia in trasmissione) con le sue inchieste lunghe, noiose e inutili , Floris con i suoi riassuntini da maestro elementare sulle opinioni dei suoi ospiti e i vecchi filmati recuperati dall’ hard disk della redazione, mandati in maniera ossessiva in loop, Damilano con il suo block notes a scrivere l’argomento del giorno (chissà quale sarà), la Gruber ( che ancora non ha digerito l’ultima ospitata di Giorgia Meloni) insieme al fido scudiero Scanzi da Arezzo, Bianca Berlinguer con le interruzioni mirate e decise ( eufemismo), nei confronti di ospiti sgraditi ( perché invitarli?) e la Annunziata con il resuscitato Gianfranco Fini.  Si proprio lui, l’ex  (già) Presidente di AN e della Camera che, incurante del fatto che Giorgia Meloni ha raggiunto numeri e consenso da lui mai raggiunti, dispensa consigli e critiche tipiche del pensionato davanti alle transenne delle imprese di lavori pubblici.

Unico comune denominatore? Manco a dirlo. L’eterno fascismo,  argomento buono per tutte le stagioni, ma soprattutto a cavallo tra il 25 aprile e il 1 maggio.

A nulla é servita la lettera che Giorgia Meloni ha inviato al Corriere della Sera  ( pubblicata su questo sito https://www.pietropedoni.com/?p=1158 ), nella quale confermava una distanza netta da qualsiasi regime, fascismo compreso.  E se Giuseppe Conte si dichiarava favorevolmente sorpreso dalla lettera del Premier con i distinguo del caso, ecco  tutta la sinistra estrema impegnata a fare le pulci e a passare ai raggi x la lettera. Ne cito alcuni non in ordine di apparizione tv, ma sparso: Gad Lerner, Piero Sansonetti, Fratoianni e l’ex ministro Speranza che accusano il Presidente del Consiglio di non aver pronunciato mai la parola “antifascismo”.

Come se, cito testualmente le parole della Meloni:  “i partiti che rappresentano la destra in Parlamento hanno dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo” – chiuse le vigolette – non bastasse già a segnare un punto fermo. E ancora – “l’amore per la democrazia e la libertà é ancora l’ univo vero antidoto contro tutti i totalitarismi”. Fine della storia.

Ora, ad ognuno di loro si potrebbe facilmente obiettare sul niente prodotto o proposto per migliorare la nostra Nazione, o ad alcuni, il danno prodotto a generazioni di ragazzi lasciati chiusi nelle loro stanze davanti ad uno schermo, ma diamogli lo spazio sindacale per sentirsi vivi. Consapevoli del fatto che, mentre loro si divertono a parlare di una storia che va studiata a scuola, c’é chi la storia la sta scrivendo con scelte coraggiose per il bene e il futuro di tutti gli italiani.

 

0Shares

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *