Lunedì 6 marzo, alla presenza di numerose autorità civili e militari e rappresentanti dell’associazionismo degli ex militari, si è svolta la celebrazione dei 108 anni della costituzione della Brigata Sassari, la commemorazione dei caduti di tutte le guerre, con la benedizione della corona d’alloro e la Santa messa nella Parrocchia di San Gavino Martire in Bancali.
Ho avuto l’onore di prendere parte alla cerimonia invitato da Don Antonio, Parroco di San Gavino Martire.
Momenti di partecipazione ed emozione, da parte di tanti cittadini, riuniti per ricordare chi ha sacrificato la propria vita per la libertà. La banda della Brigata Sassari ha intonato l’inno nazionale, mentre veniva eseguito l’alzabandiera. Il silenzio d’ordinanza ha poi raccolto tutti i presenti in un momento di riflessione, mentre sulle note de “Il Piave mormorava” è stata deposta la corona d’alloro nel monumento ai caduti, presente davanti alla parrocchia. Monumento, ricordiamo, inaugurato nel 2018 per ricordare i caduti ma soprattutto gli abitanti della borgata sassarese, che hanno offerto la loro vita per libertà e i cui nomi sono incisi nel monumento. In totale i caduti saranno 3818 che hanno reso la Brigata Sassari, la più decorata del primo conflitto mondiale, diventando così corpo permanente dell’esercito italiano.
Subito dopo, la celebrazione della Santa messa, nella quale durante l’omelia, il parroco di San Gavino Don Antonio Serra, ha ricordato il sacrificio e le privazioni alle quali va incontro chi porta una qualsiasi divisa e la propensione ad aiutare gli altri. In una società, sempre più ammalata di disimpegno, l’importanza di donarsi agli altri – ha sottolineato Don Antonio – é la forma più alta di servizio ad una comunità.